La ricerca-azione è una metodologia di ricerca che unisce teoria e pratica per affrontare problemi reali, con l’obiettivo di generare un cambiamento sostenibile attraverso il coinvolgimento diretto dei partecipanti. Questo approccio si basa su un ciclo continuo di riflessione e azione che consente di monitorare e migliorare costantemente le strategie adottate. Nel contesto del patrimonio culturale, e in particolare nella rete MAB (Musei, Archivi e Biblioteche), questa metodologia si rivela preziosa per favorire la collaborazione tra istituzioni, superando barriere tecniche, organizzative e culturali.
Le fasi della ricerca-azione: un percorso di apprendimento collettivo
La ricerca-azione si sviluppa attraverso una serie di fasi interconnesse, ciascuna delle quali produce un impatto diretto sul contesto operativo. Vediamo nel dettaglio queste fasi.
- Identificazione del problema e diagnosi preliminare
Il primo passo è identificare e comprendere il problema da affrontare. Questa fase implica la raccolta e l’analisi dei dati relativi al contesto, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. Partecipanti e ricercatori lavorano insieme per ottenere una visione completa della situazione, ponendo le basi per un intervento mirato.
- Pianificazione dell’azione
In questa fase, viene progettata una strategia d’intervento per affrontare il problema. Si stabiliscono obiettivi chiari, si definiscono le azioni da intraprendere e si organizzano le risorse necessarie. Essendo un processo flessibile, la ricerca-azione prevede la possibilità di adattare le strategie iniziali, rispondendo così a cambiamenti o nuove esigenze.
- Implementazione dell’intervento
L’implementazione rappresenta la fase in cui l’intervento prende forma. Le azioni pianificate vengono messe in pratica con il coinvolgimento attivo dei partecipanti, che, contribuendo al processo, ne sono anche beneficiari diretti. Durante l’implementazione, l’osservazione costante e la raccolta di dati aiutano a monitorare i progressi e a documentare l’esperienza.
- Valutazione e riflessione
Dopo l’intervento, i dati raccolti vengono analizzati per valutare l’efficacia delle azioni intraprese. Attraverso interviste, questionari, osservazioni dirette e focus group, si valutano i risultati rispetto agli obiettivi prefissati. Questa fase di valutazione critica consente ai partecipanti di riflettere insieme sui successi e le aree di miglioramento, contribuendo a definire le azioni future.
- Revisione e ridefinizione dell’azione
Sulla base della riflessione e della valutazione dei risultati, le strategie vengono ottimizzate. Questo ciclo continuo di riflessione-azione-riflessione è alla base della ricerca-azione e consente di affinare progressivamente le pratiche, migliorando l’intervento.
- Condivisione dei risultati
Condividere i risultati al di fuori del gruppo di lavoro permette di amplificare l’impatto del progetto. La produzione di rapporti, la pubblicazione di articoli, l’organizzazione di workshop e altre attività contribuiscono a diffondere le buone pratiche e a promuovere un cambiamento più ampio.
La ricerca-azione nel contesto MAB: un’opportunità di convergenza
All’interno della rete MAB, l’approccio della ricerca-azione può essere di supporto per affrontare sfide condivise, come la digitalizzazione e la metadatazione del patrimonio culturale, la rappresentazione e gestione dei dati e la comprensione dei pubblici digitali. Grazie a questo approccio, musei, archivi e biblioteche possono sperimentare nuove soluzioni in un contesto collaborativo, adattandosi alle esigenze dei partecipanti e promuovendo la convergenza tra le istituzioni.
Vantaggi della ricerca-azione per il patrimonio culturale
La ricerca-azione permette di affrontare problemi concreti con un approccio sostenibile, promuovendo una collaborazione transdisciplinare duratura ed efficace. Le soluzioni emerse da questo processo sono basate sull’esperienza diretta e sulle conoscenze dei partecipanti, aumentando così la probabilità che esse siano praticabili e durature. Inoltre, il ciclo di riflessione-azione-riflessione aiuta a consolidare un apprendimento collettivo che arricchisce le competenze di tutti i soggetti coinvolti.
Verso un patrimonio culturale condiviso
Adottare la ricerca-azione nel contesto del patrimonio culturale significa promuovere un metodo basato sulla partecipazione attiva e sulla flessibilità, in grado di rispondere efficacemente alle esigenze di un settore in continua evoluzione. Nel contesto MAB, questo approccio rappresenta una via per sviluppare nuove pratiche che facilitino la digitalizzazione, l’accessibilità e la valorizzazione del patrimonio culturale, contribuendo a creare una memoria condivisa e a rafforzare il legame tra istituzioni e comunità.
PH: © Emanuele Camerini / Gramma studio
Il convegno Riconoscere le connessioni. Musei • Archivi • Biblioteche si terrà il 6 dicembre 2024, presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, dalle 9.00 alle 17.30, e vedrà la partecipazione di ospiti illustri e esperti di dominio che proporranno diverse riflessioni sulle opportunità di integrazione che la dimensione digitale offre alle reti MAB.
La partecipazione è libera, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
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