MAB: convergenze digitali per la salvaguardia, valorizzazione e innovazione del patrimonio culturale italiano

La collaborazione tra musei, archivi e biblioteche ricorre nelle teorie come nelle pratiche poggiando sul presupposto che le tre tipologie di organizzazione, condividendo la missione di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale che collezionano, si rivolgano alle medesime comunità, offrano servizi similari e condividano prassi di lavoro.  

L’origine e la missione della rete MAB 

Dal 2011 esiste MAB, «un coordinamento permanente per esplorare le prospettive di convergenza tra i mestieri e gli istituti in cui operano i professionisti degli archivi, delle biblioteche, dei musei», voluto da AIB Associazione italiana biblioteche, ANAI Associazione nazionale archivistica italiana e ICOM International Council of Museum Italia. Queste istituzioni, infatti, affrontano quotidianamente sfide che si sovrappongono, dalle trasformazioni tecnologiche ai mutamenti sociali, che influiscono sul modo in cui il patrimonio è organizzato, gestito e reso accessibile. 

La rete MAB e la convergenza digitale  

È con l’avanzare delle tecnologie digitali che le diverse comunità di professionisti in dialogo hanno potuto davvero interagire così intercettando sorprendenti possibilità di conservazione e valorizzazione dei diversi patrimoni. Tuttavia, molto diversi sono gli ambiti disciplinari dei professionisti coinvolti e non sempre conciliabili i modelli di funzionamento e le pratiche di gestione e valorizzazione delle organizzazioni. Inoltre, nel nuovo ambiente digitale, competenze, ruoli, funzioni, processi di lavoro devono necessariamente essere riconfigurati e perché questo avvenga è necessaria una rinnovata complicità tra professionisti e organizzazioni. 

Le sfide attuali: digitalizzazione e metadatazione, rappresentazione dei dati, studio dei pubblici digitali 

Una delle priorità del MAB è il superamento delle barriere culturali, organizzative e tecniche per un’uniformità nei linguaggi descrittivi e per la creazione di ambienti digitali integrati e interoperabili. Altre due priorità riguardano la rappresentazione dei dati, per migliorare i modelli di architettura delle informazioni, e lo studio dei pubblici digitali, per un monitoraggio dei comportamenti e delle esigenze dei pubblici digitali, con l’obiettivo di migliorare l’accesso, l’esperienza e il riuso del patrimonio digitale.  

Il Piano Nazionale di Digitalizzazione, promosso dal Ministero della Cultura, rappresenta una risorsa chiave per il MAB, proponendo un modello operativo che incoraggia un approccio sistemico. Tra le sue linee guida, spiccano l’efficienza, l’efficacia e la trasparenza dei processi di digitalizzazione, punti essenziali per lo sviluppo di una memoria culturale integrata. 

Verso una convergenza digitale e strategica 

Affinché l’innovazione tecnologica diventi una forza trainante per le istituzioni culturali, il MAB promuove una “prospettiva di convergenza”, ovvero una strategia di sinergia che permetta a musei, archivi e biblioteche di collaborare efficacemente e di sfruttare le opportunità offerte dal digitale. Attraverso questa convergenza, il MAB si propone di sviluppare e diffondere pratiche per garantire che le competenze e le risorse digitali siano distribuite e accessibili, contribuendo così a una maggiore inclusione e consapevolezza culturale tra la popolazione. 

Il ruolo della formazione e dello scambio di competenze 

Un altro aspetto su cui il MAB si concentra è la formazione e il miglioramento delle competenze tra i professionisti del patrimonio culturale. Questo avviene attraverso incontri, workshop e progetti comuni, dove le pratiche innovative vengono condivise e adattate. La formazione, così intesa, non è solo un mezzo per aggiornare le competenze, ma anche uno strumento per sviluppare una mentalità collaborativa e aperta alle innovazioni, rafforzando il concetto di rete. 

Una rete per il futuro della cultura 

Con il suo approccio inclusivo e lungimirante, il MAB si rivela un’infrastruttura sociale oltre che culturale, capace di rispondere alle sfide di oggi e di domani. La rete lavora per garantire che il patrimonio culturale italiano rimanga non solo un’eredità, ma una risorsa attiva, valorizzata e condivisa. 

Per approfondire il tema, è possibile consultare il Piano Nazionale di Digitalizzazione 2021 del Ministero della Cultura e visitare il sito ufficiale del MAB Italia, che offre un ampio ventaglio di risorse e documentazione strategica. 

Il convegno Riconoscere le connessioni. Musei • Archivi • Biblioteche si terrà il 6 dicembre 2024, presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, dalle 9.00 alle 17.30, e vedrà la partecipazione di ospiti illustri e esperti di dominio che proporranno diverse riflessioni sulle opportunità di integrazione che la dimensione digitale offre alle reti MAB.

La partecipazione è libera, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per registrarsi e partecipare alla giornata clicca qui.

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