Uno sguardo a Dicolab, progetto di formazione gratuita che unisce cultura e digitale

Sono passati due mesi dal lancio di Dicolab. Cultura al digitale e sono già oltre 12.000 gli iscritti ai corsi dedicati alle competenze digitali per il settore culturale. Grande interesse per il sistema formativo realizzato dalla Fondazione Scuola dei beni e attività culturali, promosso dal Ministero della Cultura – Digital Library nell’ambito del PNRR Cultura 4.0 e finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU.

“È un progetto di ampio respiro e lunga visione che contribuirà a dar vita ad un originale ecosistema culturale teso ad affrontare le sfide e a cogliere le opportunità del processo di trasformazione digitale del patrimonio culturale” ha dichiarato Vincenzo Trione, Presidente della Fondazione Scuola dei beni e attività culturali.

Ne abbiamo parlato con Alessandra Vittorini, Direttore della Fondazione, e con Fabrizio Pedroni, Dirigente dell’Area Digital Education and Training della Fondazione.

Come nasce Dicolab. Cultura al digitale?

AV – Dicolab. Cultura al digitale nasce dall’esigenza di contribuire all’ampliamento delle competenze dei professionisti e degli operatori delle organizzazioni, protagonisti delle sfide legate alla trasformazione digitale in atto nel patrimonio culturale. La Scuola dei beni e delle attività culturali, grazie all’esperienza maturata nella formazione e nella ricerca in ambito culturale, è il promotore ideale dello sviluppo di un nuovo ecosistema digitale culturale e per questo è stata individuata dal MiC come soggetto attuatore del progetto. Il sistema formativo si colloca all’interno del Piano Nazionale per la Digitalizzazione del patrimonio culturale, che affida alla formazione il compito di integrare e aggiornare competenze indispensabili per accrescere il valore del patrimonio culturale anche nella sua nuova dimensione digitale.

I percorsi formativi offerti da Dicolab rappresentano una grande opportunità per mettere in atto la transizione digitale nel settore culturale. Quali sono le sfide maggiori in questo senso?

AV – Affrontare l’innovazione e la trasformazione che coinvolgono il sistema del patrimonio culturale significa lavorare prima di tutto sulle persone: la sfida strategica della trasformazione digitale non può avanzare senza un investimento sulle competenze degli operatori, per agire sul cambiamento delle istituzioni, delle organizzazioni e dell’intero sistema. L’offerta formativa Dicolab. Cultura al digitale che la Fondazione sta sviluppando agisce in tal senso: corsi multimediali (MOOC), attività in presenza, webinar, podcast, video lezioni e laboratori pratici per nutrire l’ecosistema del patrimonio culturale con ulteriori strumenti e competenze. Percorsi formativi verticali da un lato sulle principali funzioni e, dall’altro, sulle figure professionali, per fornire learning path continui, sempre aggiornati ed efficaci.

Chi può accedere ai corsi del sistema Dicolab. Cultura al digitale?

FP – I corsi sono aperti, gratuiti e disponibili sulla nuova piattaforma e-learning della Fondazione (fad.fondazionescuolapatrimonio.it ndr). Sono progettati a partire dalla mappatura delle competenze e delle esigenze formative espresse da operatori delle PP.AA., musei, archivi, biblioteche, soprintendenze, università, scuole di specializzazione, imprese e professionisti della cultura e dei servizi. Con loro, da oltre un anno, abbiamo attivato un dialogo, fatto di campagne di rilevazione, questionari online, interviste e focus group, per garantire un catalogo sempre aggiornato e su misura lungo tutto l’arco del progetto.

Come vengono certificate le competenze acquisite dai partecipanti?

FP – Per misurare l’efficacia della proposta formativa e tenere traccia sia a livello quantitativo che qualitativo dei corsi completati e dei risultati dei partecipanti, la Fondazione si è dotata dello strumento dell’Open Badge: uno standard di certificazione utilizzato a livello europeo, che attesta i contenuti della formazione, gli strumenti utilizzati e le competenze acquisite. Quando un partecipante completa la fruizione dei contenuti e supera le prove previste dal corso riceve l’Open Badge, spendibile in tutte le sedi europee e nazionali più qualificate.

Quali sono gli obiettivi a breve e lungo termine del progetto?

FP – L’obiettivo attuale e prospettico del progetto è accompagnare persone e organizzazioni che si occupano di cura, tutela e gestione del patrimonio culturale nel continuo processo di evoluzione digitale nel settore. Per centrarlo, è fondamentale fornire loro le competenze necessarie, ascoltarne i bisogni e creare luoghi, fisici e virtuali, di scambio di buone pratiche. Crediamo che l’eredità che il progetto Dicolab debba lasciare siano comunità attive e consapevoli di persone, istituzioni e organizzazioni culturali in grado di gestire il patrimonio, sia nel presente che nel futuro, espandendone i confini fisici e generando nuove opportunità per la diffusione della cultura in Italia e nel mondo.

Artribune Magazine n.76 – Gennaio Febbraio 2024